La promozione in televisione c’è da tempo con Patrizio Roversi a fare da testimonial, ma le porte di Grand Tour Italia a Bologna, nell’area di una parte dell’ex mercato ortofrutticolo, si apriranno giovedì 5 settembre, negli stessi spazi, rivisti e innovati, di Fico.
Cambia il nome, ma pure la struttura di questo parco alimentare oggi più definito in senso regionale. Ci sono tutte le regioni a offrire con ristorazione, prodotti e menù il meglio del cibo nazionale. Con la speranza che la location promuova anche l’ortofrutta.
Non si paga l’ingresso e il parcheggio
Visto che si vuole far tornare più volte i visitatori di Grand Tour Italia, puntando oltre che sui turisti sulla presenza frequente dei locali che rappresentano un buon bacino, non si paga l’ingresso. Gratuito anche il parcheggio e non mancano gli stalli dedicati alle auto elettriche.
I corsi gratuiti con Slow Food
Ma non è finita qui come annunciano da Bologna. “Dal 5 al 15 settembre potrete partecipare alle nostre esperienze in modo totalmente gratuito”. Cosa significa? Si può accedere a tanti corsi. A iniziare da quelli organizzati insieme a Slow Food. Si tratta dei laboratori gratuiti di educazione alimentare per ragazzi, dai 10 ai 13 anni, progettati per fornire conoscenze fondamentali e pratiche salutari.
Questa la filosofia: “Attraverso attività interattive e giochi didattici, i partecipanti esploreranno i principi di una dieta equilibrata, l’importanza dei cibi freschi e stagionali e le basi della preparazione di piatti nutrienti”.
I laboratori “mirano a stimolare la curiosità verso nuovi sapori e promuovere abitudini alimentari positive. I laboratori approfondiranno anche temi come la crisi climatica, la lotta allo spreco e l’uso consapevole dell’acqua. Un’esperienza educativa coinvolgente che prepara i giovani a diventare adulti informati e responsabili verso la propria alimentazione”.
Corsi gratuiti anche per i più piccoli, dai 5 ai 9 anni, dove i bambini si approcceranno alla biodiversità e stagionalità degli alimenti e alla conoscenza dei prodotti chiave della nostra alimentazione, “sviluppando una comprensione e un apprezzamento per una dieta equilibrata e uno stile di vita sano”.
Non solo appuntamenti per i bimbi e i giovani, ma porte aperte ai più grandi con corsi e laboratori di cucina e conoscenza del cibo. Gratuiti le prime due settimane e poi si paga.
Un tour tra le regioni
L’aspetto più originale del nuovo format di Farinetti è concentrare in un’unica piazza la forte diversità, che varia da regione a regione, della cucina nazionale. “Ciascuna ha i suoi tesori culinari da offrire, risultato di secoli di influenze culturali e della biodiversità dei diversi luoghi”.
L’offerta nel panorama internazionale sarà unico ma dovrebbe anche rendere sostenibile economicamente il modello di business. Non c’è richiesta di contributi pubblici, ma si attendono investimenti promozionali delle Regioni e della miriade di enti pubblici di ogni tipologia esistente – non mancano distretti, Gal, Club….. – che a Grand Tour Italia possono allestire la loro vetrina eno gastronomica.
Oscar Farinetti è convinto del buon esito dell’operazione, i bolognesi restano scettici. Ma, visto che l’ingresso è gratuito e la curiosità non manca, in tanti potrebbero cambiare idea.
Fonte: www.myfruit.it
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